Bellamagna in fiore

Bellamagna mia, bellamagna in fioreee

Sulla vicenda dell’impianto di biometano di contrada Zimmardo - Bellamagna In occasione dell’ampio dibattito che si ebbe alla notizia della autorizzazione alla costruzione di un impianto di biogas in c.da Zimmardo Bellamagna, avevamo chiesto all’amministrazione comunale di ritirare gli atti in autotutela rappresentando le lacune della concessa autorizzazione. L’amministrazione ha fatto orecchi da mercante e anziché limitarsi ad attendere la decisione del T.A.R., come pilatescamente deciso dalla maggioranza consiliare prima di esprimere un suo parere sulla vicenda, si è pure costituita parte resistente nel ricorso presentato dai cittadini residenti in detta contrada. Non solo quindi non ha ascoltato le loro ragioni ma si è pure schierata contro. Adesso il T.A.R. con la sua pronuncia interlocutoria ribadisce con autorevolezza giuridica ciò che noi avevamo rappresentato circa la legittimità di una procedura che non ha visto la necessaria partecipazione: della Sovrintendenza trattandosi di ambito territoriale protetto; dei proprietari della strada consortile che pure avevano diritto ad essere sentiti in ordine all’enorme carico di traffico che una strada di ristretta careggiata avrebbe subito quando l’impianto sarebbe andato a regime; dei proprietari di quei fondi interessati dal tracciato di collegamento della fabbrica di metano (date le dimensioni, l’impianto in progetto non può essere considerato in altro modo) alla rete del metanodotto, mai chiamati a rappresentare le proprie ragioni giuridiche nonostante il prevedibile esproprio dei loro fondi per consentire detto collegamento. I nodi stanno venendo tutti al pettine compresa la verifica dell’effettiva capacità produttiva dell’impianto ridotta in progetto di un paio di metri cubi per evitare la più complessa, ma anche più rispettosa delle normative ambientali, procedura di autorizzazione regionale. La maggioranza consiliare continua a tacere pronta al massimo ad approvare nel bilancio comunale le spese legali del procedimento cui il Comune ha aderito contro i suoi concittadini. Il Sindaco aggiunge al silenzio l’immobilità nel non mantenere il suo impegno di trovare insieme all’amministrazione di Pozzallo e alla ditta interessata un sito idoneo per ubicarvi un impianto che continua ad essere, se ben inserito nel territorio, un’occasione di sviluppo non indifferente. Attendiamo la sentenza del T.A.R. perché certamente non è da questa amministrazione che possiamo aspettarci una visione programmatica che contemperi le esigenze di sviluppo con la tutela del territorio. Da parte nostra, insieme ai consiglieri di Modica 2038 abbiamo presentato una mozione perché contrada Zimmardo - Bellamagna sia dichiarato sito di notevole interesse pubblico, in modo da fare scattare i prescritti vincoli a tutela del particolare ed affascinante paesaggio che contraddistingue la zona. Auspichiamo un risveglio di coscienza civica e di sensibilità ambientale dei consiglieri di maggioranza.