Il bilancio del bilancio

Il bilancio del bilancio

La fine di ogni anno, come consuetudine, ci mette di fronte ai bilanci delle cose fatte e di quelle non fatte. Anche il sindaco di Modica, in odore della prossima campagna elettorale regionale, non ha perso l’occasione di elencare tutte le cose buone fatte dalla sua amministrazione. A dire il vero, non appena abbiamo sentito parlare di un bilancio di fine anno, abbiamo subito pensato che il 2022 ci avesse portato una congiuntura planetaria favorevole o che la dea Bendata, visto il gran numero dei turisti, avesse calcato le famose basole di corso Umberto. Il nostro insanabile ottimismo, però, si è subito scontrato con la dura realtà e ci siamo subito accorti che quello del sindaco non era l’auspicabile bilancio consuntivo economico e finanziario (quello creato con artifizi, capriole e piroette per far quadrare i conti pubblici), ma l’auto celebrazione delle cose fatte con toni magnificenti da far impallidire persino gli autori della Marvel Cinematic Universe. E se, per onestà intellettuale, non possiamo negare l’attivismo del nostro sindaco quando si tratta di asfaltare e illuminare strade o scerbare e asfaltare alberi, ci chiediamo quanto (forse più di 100 milioni di euro?), tutto questo ci è venuto a costare. Non possiamo negare il raggiungimento delle auspicate percentuali di raccolta differenziata, dovuto principalmente al proverbiale senso civico che ha sempre contraddistinto i nostri concittadini, ma sappiamo a quale prezzo stiamo pagando tutto ciò: con le tariffe più alte della Sicilia, compresi i costi della ristampa e re-invio delle bollette Tari annullate per manifesta incapacità. E se ci sembra alquanto giusto dare atto al sindaco del quasi completamento di alcune opere progettate e concepite dalle precedenti amministrazioni, confessiamo che avremmo sicuramente apprezzato che ci avesse reso edotti dei nuovi progetti strutturali che ha messo in cantiere in questi anni di giubileo amministrativo o non poteva perché, forse, sono uguali a zero? Come cittadini proviamo orgoglio dell’assegnazione della bandiera blu per le nostre frazioni balneari, ma allo stesso tempo ci chiediamo come sia stata possibile da parte della sua amministrazione l’approvazione del progetto che deturperà contrada Bellamagna. E se il blu, per un certo verso, ci fa pensare positivamente, è anche vero che l’associazione cromatica ci porta a pensare all’invasione delle strisce blu sulle nostre strade marinare e cittadine, agli ulteriori costi che siamo costretti a pagare, soprattutto per chi abita il centro storico (altro che agevolazioni affittuarie) e tutto questo per una mancanza totale di politiche urbanistiche capaci di sfoltire il traffico veicolare e di rilanciare il trasporto pubblico. Come vede signor sindaco i bilanci, quelli veri, sono fatti di entrate e di uscite, di costi e di benefici e, a nostro avviso, come del resto tutti i suoi consuntivi di questi nove anni, il suo bilancio sarà carico di residui passivi che pagheremo tutti noi modicani. Il 2022 ci porterà probabilmente alle sue dimissioni rese necessarie dalle personali ambizioni politiche verso traguardi più prestigiosi. Le auguriamo, qualora venisse eletto e affinché lei possa svolgere nel migliore dei modi il ruolo affidatogli, di non trovarsi a dialogare con un’amministrazione sorda come la sua e non gli sia riservato lo stesso trattamento che lei ha adottato nei confronti dell'opposizione.