Rivitalizzare il centro storico

RIVITALIZZARE IL CENTRO STORICO



Le iniziative degli ultimi mesi - promosse da privati cittadini e da associazioni, e sostenute dall’Amministrazione Comunale - dimostrano che la città è viva. Qualcosa finalmente si muove. Ma questo deve essere il punto di partenza. Bisogna saper guardare lontano. Se, come dice la nostra Sindaca, dobbiamo prenderci cura, allora
dobbiamo essere ambiziosi.
A nostro avviso, occorre ripensare il centro storico con una visione unitaria che coordini le esigenze dei residenti e degli operatori commerciali, dei cittadini che vivono nel resto della città e dei turisti.
Ai residenti, per frenare la tendenza allo spopolamento, devono essere garantiti i servizi (parcheggi facilitati, bus), una maggiore attenzione alla pulizia (molte stradine si trovano in stato di abbandono e di degrado) e soprattutto sicurezza (nelle ore notturne più volte sono stati commessi atti vandalici; le telecamere installate non
sono attive).
Il centro storico, inoltre, deve tornare ad essere attrattivo per coloro che vivono negli altri quartieri. Per ottenere questo dobbiamo farlo più bello. Le strade e le piazze devono essere abbellite e arredate. Piazza Matteotti è anonima e sempre più vuota; quelle di San Giovanni e di Santa Teresa sono trascurate da decenni; il corso
Umberto, il salotto, è sporco (i marciapiedi non vengono mai lavati) e brutto (basti vedere gli orribili tappeti di erba sintetica posti sulla base di alcuni alberi).
Quanto, infine, alle esigenze dei turisti, nel periodo estivo occorre ripensare al traffico: non è pienamente godibile una città intasata di automobili. È urgente risolvere il problema della carenza di acqua (le attività ricettive lamentano che nei periodi di maggiore afflusso si verificano inconvenienti); bisogna investire nei luoghi di cultura, facilitandone la fruizione (molti edifici sono inaccessibili alle persone con disabilità).
Per rilanciare il centro storico non servono gravosi impegni di spesa, ma idee e concreti piani di azione, che possono arrivare anche dal coinvolgimento dei vari
comitati di quartiere.


Il segretario


Salvatore Poidomani